Mabon
Se Lughnasadh è l’inizio del raccolto e ne rappresenta l’aspetto sacrificale, il tema stagionale di Mabon è la fine del raccolto, il suo completamento, ma è anche il momento del secondo raccolto, dopo quello dei cereali, quello della frutta e dell’uva.
Dioniso, Dio della vita e dell’Ebbrezza, veniva festeggiato in questo periodo dell’anno.
Il processo che conduce alla fabbricazione del vino era, per i nostri antenati, così misterioso ed il prodotto finale così sacro, che ogni fase della raccolta dell’uva veniva accompagnata dai rituali. Se il vino dominava i culti misterici mediterranei, nelle isole britanniche si celebrava lo Spirito del Grano che rinasce nel Whisky “l’acqua di vita” dei Celti.
I celti chiamavano l’equinozio autunnale con il nome di Mabon, il Giovane Dio della Vegetazione e dei Raccolti.
Il simbolismo di Mabon è legato all’equilibrio, in quanto le potenze della luce e dell'oscurità sono adesso bilanciate, notte e giorno sono uguali. E' il momento per celebrare la benedizione dell'anno. La dea e' matura e manifesta il suo generoso aspetto di madre. Ma è anche oscurità che supera la luce; dall'equinozio autunnale, la forza del sole inizia a diminuire, fino al solstizio invernale, quando il sole inizia a crescere d'intensità e i giorni diventano nuovamente più lunghi delle notti.
Anche nel mito del Dio Mabon come in quello della Dea Persefone c’è la storia di un rapimento, l’evento ci riporta ad un profondo simbolismo iniziatico.
Mabon ("giovane uomo" o "figlio divino" o “grande figlio della grande madre” o “giovane divino” o “figlio dela luce”), dio gallese della giovinezza, della vegetazione e dei raccolti, era figlio di Modron e di Mellt. Era un grande cacciatore con un agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Probabilmente è la mitologizzazione di un grande condottiero del tempo. Il suo culto era diffuso in tutta la Britannia settentrionale, e, secondo la leggenda, fu rapito alla madre tre giorni dopo la nascita. Visse poi adAnnwn finché venne salvato da Culhwch. A causa del suo soggiorno ad Annwn, Mabon rimase giovane per sempre. Mabon in seguito assistette Culhwch nella sua ricerca di Olwen.
Altre leggende lo vogliono invece salvato da Re Artù, altre da tre animali: un gufo, un’aquila e un salmone.
Ha il potere di far fiorire e sviluppare -ciò che dipende per la propria crescita dalla sua luce solare (in senso naturale e spirituale). Le sue caratteristiche e le sue funzioni sono del tutto analoghe e sincronizzate con quelle di Apollo.
La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera tale da trasformarsi in un nuovo seme. In questo senso, Mabon è la controparte maschile di Persefone, il principio maschile fertilizzante. Modron corrisponde a Demetra.
La Dea delle stagioni raggiunge il tempo della vecchiaia, così come la notte inizia ad allungarsi e i giorni ad accorciarsi ancora una volta. Sentiamo la sua presa, la freschezza dell'aria, la lucentezza della luna. Demetra rende sua figlia al mondo sotteraneo. Persefone è discesa nella terra di Ecate e dei morti, e Demetra disperata arresta ogni crescita fino al suo ritorno. ( Nei tempi antichi, la storia veniva raccontata come, Persefone che ogni anno andava nel mondo dei morti per imparare dalla Dea degli Incroci, Ecate, che poteva vedere passato, presente e futuro. Fino a quando le Dee furono sposate con gli Dei della guerra/caccia, e la storia cambiò, Persefone fu rapita e violentata da Ade.)
Come Persefone deve separarsi dal mondo e da sua madre per ottenere gli insegnamenti di Ecate, così ognuno di noi deve affrontare il mistero nelle nostre vite. E' il momento in cui la Dea deve salutare il suo Consorte. La separazione tra madre e figlia, e quella tra innamorati è il tema dominante di questo sabbat.
Mabon Viene citato nelle antiche triadi storiche del Galles:
I tre più grandi prigionieri dell'Isola di Britannia LlyrLlediaith, il prigioniero di EuroswyddWledig, (Lady Guest pensava che questo era il nome di Ostorius, comandante romano) e Mabon (Madoc) il figlio di Modron, e Geyr (Geiryoed) il figlio di Geyrybed ...
Ecco cosa ne scrive la più grande studiosa gallese di storia antica celtica:
Nel Racconto di Culhwch e Olwen, come è narrato nel Libro Rosso di Hergest, Mabon è il figlio di Modron. Invero i loro nomi significano solamente "figlio" e "Madre". Mabon è sottratto a Modron la terza notte della sua nascita e di lui non si sa più nulla fino a quando viene ritrovato in una prigione da Culech e Artù, che erano andati alla sua ricerca.La fortezza può essere raggiunta soltanto per via d'acqua; al momento della sua liberazione Mabon è la più vecchia creatura vivente. In questo racconto mitologico gallese Mabon, poi, ha il ruolo di cacciatore: egli insegue il magico cinghiale TwechTrwyth, recuperando dalle sue orecchie il rasoio e il pettine necessari a Culhweh per porre fine alla sua lunga ricerca.
Vi sono molti punti di grande interesse per quel che riguarda la natura di Mabon: innanzitutto il nome del padre non è mai menzionato: egli è il "Figlio della Madre", e la stessa Modron potrebbe quindi essere vista come un'antica Dea-madre.
Un altro aspetto da tenere presente è il possibile legame con altre storie: il rapimento di Mabon a tre giorni di vita richiama da vicino il ratto di Pryderi da Rhiannon narrato nel Primo Ramo del Mabinogi. Mabon e Pryderi sono forse la stesssa persona?
E' anche possibile collegare il personaggio di Mabon, il Giovane Divino, a quello dell'irlandese Oengus, figlio di Boann e del Dagda.
Il terzo punto da sottolineare è che il Mabon della letteratura gallese è quasi certamente identificabile con il Dio Maponus, venerato nella Britannia settentrionale e a Chamalieres, nella Gallia centrale.
Aggiunge poi la Green, su Maponus:
Maponus, equiparato all'Apollo celtico, Maponus ("Giovane Divino" o "Figlio Divino") era oggetto di culto nella Britannia settentrionale in epoca romana. A Chesterholm (l'antica Vidolana), fu trovata una singolare placca d'argento a forma di mezzaluna recante l'iscrizine "DeoMapono". Su alcune dediche il nome del Dio è collegato a quello di Apollo, ad esempio a Corbridge. La Cosmografia dell'Anonimo Ravennate menziona un "locus Maponi" che poteva essere nel Dumfries o nel Galloway, nel sud della Scozia. Le dediche implicano che Maponus fosse probabilmente asociato con la musica e la poesia: su un altare a Hexham la sua identità si fonde con quella dell'Apollo citaredo. Su una dedica a Rochester, invece, Maponus compare su una pietra accanto ad una Dea cacciatrice. Maponus può essere convincentemente collegato a Mabon, il Giovane Divino del Racconto di Culhwch e Owen, nel quale questi è presente in veste di cacciatore. Si noti che il culto di Maponus non era limitato unicamente alla Britannia; il dio era venerato a Bourbonne-les-baines, mentre a Chamaliers (Puy de Dome) era invocato su una defixio, una tavoletta di piombo con incisa una maledizione.
Il nome Modron significa Madre Divina ed ella compare forse su una pietra d'epoca romano-celtica proveniente da Ribchester, nella Britannia settentrionale, dedicata a Maponus (Mabon) e raffigurante le immagini di due divinità femminili
(Miranda Jane GREEN, Dizionario di mitologia celtica, Rusconi editore)
Mabon viene speso interpretato spesso come il sole del mattino prigioniero della notte, che i Celti intendevano già come rappresentazione della giovane forza divina, benevola, bloccata dalle circostanze sfavorevoli, che era necessaria per liberarsi. (Sylvia e Paul F. Botheroyd Mitologia Celtica - Lessico sui Miti, Dèi ed Eroi, Keltia, Aosta 2000 p. 180).
Un documento dell'abbazia di Savigny (dipartimento del Rodano) del IX secolo cita una sorgente di Maponus; un attore di BourbounneslesBaines - forse in onore di Apollo - ed un vasaio di Glanum portavano il nome del Dio.
Nel 1968 a Clermond Ferrand venne alla luce una lavagnetta di piombo scritta coerentemente in gallico con uno dei testi più lunghi: un'invocazione al "divino Maponus degli Arverni, l'eterno giovane ...", che forse era in relazione .con le rivolte galliche del 68 d.C.
Sei epigrafi nell'Inghilterra del Nord nella maggior parte dei casi sono note come la relazione "Apollo-Maponus". I villaggi di Lochmaben e di Maporiton così come il Clochmabenstane, un pilastro di megalite a sud di Gretna, tutti e tre nella contea di Dumfriesshire, testimoniano la presenza del culto di Maponus anche in Scozia. E' da supporre che nomini la pietra che da secoli serviva come punto centrale di raduno: è quel Locus Maponi citato nella "CosmographiaRavennae" del VII secolo.
(Sylvia e Paul F. Botheroyd Mitologia Celtica - Lessico sui Miti, Dèi ed Eroi, Keltia, Aosta 2000)
La tradizione druidica di AlbanElfed
In molti circoli druidici contemporanei, l’equinozio autunnale viene chiamatoAlbanElfed (Autunno) o Elued (“luce dell’acqua” in gaelico), infatti l’acqua raffigura l’oceano cosmico in cui si immerge il sole nella parte calante dell’anno. Gli antichi concepivano la terra come galleggiante nell’acqua.
Come Mabon rappresenta la seconda festività del raccolto, segnando per parte sua la fine della mietitura, così come Lughnasad ne aveva segnato l’inizio.
AlbanElued rappresenta un momento di riflessione e contemplazione, di ringraziamento per i frutti della terra e per le esperienze maturate nel corso dell’anno.
Tempo di raccolto e di doni, momento d’accettazione di tutto ciò che abbiamo e di ciò che ci manca, un momento di riflessione su ciò che abbiamo realizzato. Qui si iniziano a tirare le somme, di cio' che si e' seminato e di cio' che si e' e si sta raccogliendo.
È forte l’elemento Acqua, il flusso e riflusso delle maree, mentre cerchiamo di capire i misteri dell’equilibrio. È il momento per scambiarsi doni di abbondanza e forza.
In Settembre, dobbiamo dare il nostro saluto al Dio del Raccolto, l’Uomo Verde visto come il ciclo della natura nel regno dei boschi. Lui e' raccolto e i suoi semi sono piantati nella terra cosi' che la vita possa continuare ed essere sempre piu' abbondante.
Il Dio del raccolto è spesso simbolizzato da un uomo di paglia o fieno, il cui corpo sacrificale è bruciato e le cui ceneri sono riversate sulla terra. La Dea del raccolto, è fatta dall'ultimo fascio del raccolto, vestita con un abito bianco decorato con nastrini colorati che simbolizzano la primavera, e quindi appesa ad un palo (simbolo fallico della fertilità).
E' il momento in cui si effettua il raccolto di frutta e vino, e questi sono anche alcuni dei suoi simboli, assieme al granturco, al melograno, alle pigne, alle ruote del sole, alle ghirlande e alle foglie secche.
Le erbe associate con questa festività sono il grano le foglie di vite e di quercia.
Le decorazioni tipiche di questo periodo dell'anno includono anche la cornucopia, ovvero il corno dell'abbondanza, ricolmo e straripante dei frutti dell'anno, a significare in modo simpatetico l'abbondanza dei doni della Madre.
Celebrare Mabon
Mabon va vista come una festa iniziatica, rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza. E' tempo di volgersi all'interiorità: nella parte declinante della Ruota dell'Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte.
Il tema è bilanciare le polarità, quindi fate qualcosa a proposito dell'equilibrio della vostra vita. Gli elementi maschili e femminili della vostra personalità hanno bisogno di un uguale rispetto ed espressione. La notte di Mabon, quando le ore di luce e le ore di oscurità sono equivalenti, è una notte per onorare l'equilibrio della dea e del dio, l'armonia della materia e dello spirito, celebrando non solo la vita spirituale del mondo prossimo, ma anche la fisica di questo mondo.
È quando possiamo fermarci, rilassarci e apprezzare i frutti dei nostri personali raccolti.
È un periodo per porre fine ai vecchi progetti mentre ci prepariamo al periodo dell'anno di riposo e riflessione.
Sono molto indicati in questo periodo gli esercizi di rilassamento e di meditazione.
Se ne avete ha la possibilità concedetevi una breve vacanza con l'esclusivo scopo di riposare. L'equinozio d'autunno è il periodo ideale per passeggiate ed escursioni in campagna e in collina, per salutare la Natura che si prepara al suo riposo invernale.
La festività è una festa di ringraziamento per i frutti della terra e sottolinea la necessità di dividerli con gli altri per assicurarsi la benedizione del Dio e della Dea durante i mesi invernali.
E’ il momento per celebrare le divinita' antiche e gli spiriti del mondo.
Le divinità vengono ringraziate per i loro doni, auspicando il futuro ritorno dell'abbondanza per gli anni successivi, ricordandoci di lasciare una parte del nostro banchetto per la Terra e le sue creature: tutto ciò che di commestibile abbiamo messo sulla tavola di Mabon per adornarla e ciò che è avanzato dal banchetto, verrà portato all'aperto ed offerto ad animali ed uccelli in segno ulteriore di ringraziamento verso la Grande Madre Terra che ci ha elargito i suoi doni.
I Simboli di Mabon
Un cesto di foglie cadute, Pigne, La ruota dell'anno, Vino, Lupi, Zucche e Cornucopie
Il cigno è l'uccello dell'Equinozio in quanto simbolo dell'immortalità dell'anima e guida dei morti nell'aldilà e sarebbe bene fosse presente in un quadro o ricamato sulla tovaglia o sottoforma di centrotavola, magari come cornucopia dal quale escono i frutti e le verdure simbolo della festa e dell’autunno
Colori: Marrone, Arancione, Oro, Bordeux
Colori: Marrone, Arancione, Oro, Bordeux
Alberi: Meli, noccioli
Erbe: Cedro, nocciolo, edera, granturco, pioppo, ghiande, cipresso, pigne, achillea, calendula, salvia, camomilla, foglie di mandorlo, frutto della passione, incenso, girasole, grano, mele secche.
Cristalli:Ametista, Topazio, Corniole, Zaffiri, Ambra, Cristallo di Rocca, Peridoto, Avventurina.
Imbandire la tavola
La tavola deve essere imbandita con tovaglia e tovaglioli di color rosso fegato, con candele dello stesso colore rosso scuro oppure marroni e decorata con erbe secche, patate, ghiande, granturco, fiori di girasole e foglie autunnali.
Pietanze tradizionali sono il pane di grano, la schiacciata al forno, focacce, le noci, i fagioli, le patate (anche carote e cipolle) e le zucchine al forno.
La patata è una verdura simbolica per Mabon perché essa si forma e cresce sotto la terra. Sono quindi indicate anche cotte nel modo tradizionale sotto la cenere o arrostite nella carta stagnola, naturalmente con tutta la buccia. Cucinate al forno delle mele senza torsolo e riempite con burro e cannella.
La patata è una verdura simbolica per Mabon perché essa si forma e cresce sotto la terra. Sono quindi indicate anche cotte nel modo tradizionale sotto la cenere o arrostite nella carta stagnola, naturalmente con tutta la buccia. Cucinate al forno delle mele senza torsolo e riempite con burro e cannella.
Ideale anche una zuppa con carote, cipolle, patate, radicchio e granturco che combinano
le energie maschili e femminili.
Preparate delle mele, levando il torsolo e riempendole di crema pasticciera.
Preparate delle mele, levando il torsolo e riempendole di crema pasticciera.
Non devono mancare biscotti di farina di avena, mandorle e succo di mela per ringraziare gli antenati e i morti. Mettere un posto in più a tavola per gli invisibili festeggiati.
Bevande della festa sono il vino, l'orzo fermentato e il sidro di mela e pera.
Se c’è un falò, deve essere acceso con le foglie secche che si raccolgono in giardino.
Attività curiose per Mabon
Fate una cena della fortuna
Riempite un cesto con delle pigne, foglie secche colorate, grano, spighe e rami di pino caduti e lasciatelo vicino alla porta
Andate in un campo di alberi di mele e se potete raccoglietene una dall'albero.
Appendete spighe sulla porta, sulle finestre
Raccogliete delle foglie secche coloratissime, per farne dei centrotavola.
E' un buon momento per camminare nei boschi, prendendo erbe secche per usarle come decorazione o per le vostre tisane.
Cambiate le scope di casa.
Chiamate gli elementi e ringraziateli per : Terra/casa e finanze, Aria/scuola e conoscenze, Fuoco/carriera e successi, Acqua/emozioni e relazioni.
Telefonate agli amici veri e ringraziarli per averli nella vostra vita
Lasciate una mela in giardino in ricordo di una persona cara scomparsa.
Fate un incanto di protezione legando dei rami di nocciolo con del filo rosso.
Passate per il vostro giardino e toccate tutti i fiori.
Bevete del vino rosso, magari riscaldato sul camino.
Appendete una mela con un filo al soffitto e giocate a morderla con il vostro amore.
Parlate ai bambini del vicinato, sorridete e salutateli quando li incrociate
Fate un mandala di semi e grano per terra, un'offerta per i doni della Madre agli animaletti del giardino o del bosco
Fate un rosario di cortecce
Comprate un bel collare nuovo al vostro cucciolo.
Onorate gli uccellini e i piccoli animali che vivono vicini alla vostra casa, lasciandogli dei semi e del cibo.
Mettete un pò a posto la casa, mettendo spighe in ogni vaso
Fate delle ghirlande con le viti, ammorbidendole in acqua calda.
Rilassatevi, guardate un film, iniziate un nuovo libro, non pensate al lavoro.
Creazioni nel giorno di Mabon:
Poutpourri autunnale
45 gocce di olio di caprifoglio
1 bicchiere pieno di muschio
6 piccole spighe
2 bicchieri pieni di foglie di quercia
2 bicchieri pieni di foglie di caprifoglio
1 bicchiere di frutto della passione
1 bicchiere di petali di rosa essiccati
1/2 bicchiere di aghi di pino
1 cucchiaio di salvia
Unite il tutto e conservatelo in un contenitore di vetro ben coperto.
Vaso d' Autunno
Occorrente: Rami caduti - forbici - un vasetto o giara - 2 elastici di gomma - nastro - colla - pigne
Rompete o tagliate i rametti in maniera che siano qualche cm + del vasetto.
Legate con gli elastici i rami in maniera che siano vicinissimi alla giara, all'esterno.
Una volta che il vasetto è circondato da rametti, coprite con del nastro autunnale, può essere messo come un grosso fiocco su cui incollerete delle piccole pigne.
Riempite il vaso con dei fiori.
Stampa di foglie
Prendete una serie di foglie autunnali, Colori acrilici, Pennelli, Carta, Mattarello
Iniziate colorando attentamente il lato che preferite di una foglia e mettetelo sulla carta. Coprite la foglia con un altro pezzo di carta e passate il mattarello.
Fate attenzione a non togliere la carta o rovinerà la stampa.
Gentilmente togliete la carta superiore e togliete la foglia molto dolcemente. Mettete i fogli dipinti ad asciugare, alcune foglie possono essere usate più volte.
Zucchero delle fate
3 bicchieri di zucchero fine
1 cucchiaio di vaniglina
1/4 di cucchiaino di colorante per cibo rosso
Un barattolo
Mettete nel barattolo gli ingredienti e mischiate generosamente. Otterrete uno zucchero dal colore rosato, molto fatoso. Metteteci una bella etichetta scritta a mano da voi e usatelo per le fate o per fare dei regalini. Ma ricordate che la ricetta è segreta!
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