Collana “Maestri del passato”
Mi sono imbattuta in questa figura bizzarra ed estremamente affascinante in un seminario davvero interessante e illuminante sull’ipnosi e l’autoipnosi.
Emile Coué nacque in Francia il 26 febbraio 1857 (morì nel 1926). Era un farmacista che creò un metodo di guarigione basato sull'autosuggestione positiva, cioè la ripetizioni di frasi particolari, tra cui la più famosa è:
"Ogni giorno, da ogni punto di vista, io vado sempre meglio"
Emile Couè è ritenuto, il padre del pensiero positivo e della suggestione” positiva. Il Maestro non ha lasciato niente di scritto, ma un suo allievo ha trascritto ciò che praticava e diceva e in tal modo noi possiamo godere dei benefici del suo insegnamento.
Ecco alcuni “assaggi” del suo pensiero:
«L’autosuggestione è uno strumento che noi possediamo dalla nascita e questo strumento, o meglio questa forza, è dotata di una potenza inaudita, incalcolabile che, secondo le circostanze, produce i migliori o i peggiori effetti».
«Esistono in ciascuno di noi due individui assolutamente distinti l’uno dall’altro. Entrambi sono intelligenti; ma, mentre l’uno è cosciente, l’altro è incosciente, e per questa sua peculiare natura, l’esistenza del “secondo individuo” passa generalmente inavvertita».
«Se paragoniamo l’essere cosciente all’essere incosciente, constatiamo che mentre il cosciente è dotato spesso di una labile memoria, l’incosciente al contrario è provvisto di una memoria straordinaria, impeccabile, che registra a nostra insaputa i minimi avvenimenti, i minimi fatti della nostra esistenza. Ed inoltre esso è credulo e accetta, senza ragionare, tutto quello che gli si dice».
«Noi, così fieri della nostra volontà, crediamo di compiere liberamente ogni nostra azione, non siamo in realtà se non delle marionette, di cui la nostra immaginazione tiene tutti i fili: noi non smettiamo d’essere delle marionette se non quando abbiamo imparato a guidare quest’ultima».
«… possiamo paragonare l’immaginazione ad un torrente che travolge fatalmente il disgraziato che vi cade dentro malgrado la sua volontà di raggiungere la riva. È un torrente che sembra indomabile: tuttavia, se usate i mezzi opportuni, lo distoglierete dal suo corso, lo condurrete all’officina e là trasformerete la sua forza in movimento, calore ed elettricità.
“Possiamo paragonare l’immaginazione ad un cavallo selvaggio, che non ha né briglia né redini».
«Se persuadete voi stessi che potete fare una cosa qualsiasi, purché sia possibile, voi la farete per quanto difficile essa sia. Se, al contrario, vi immaginate di non poter fare la cosa più semplice del mondo, vi sarà impossibile farla, e le colline diventeranno per voi montagne inaccessibili».
«Quando la volontà e l’immaginazione sono in conflitto, vince sempre l’immaginazione senza nessuna eccezione».
«Ogni pensiero che occupi esclusivamente la nostra mente diventa vero per noi ed ha la tendenza a trasformarsi in atto.
«L’autosuggestione è uno strumento che noi possediamo dalla nascita e questo strumento, o meglio questa forza, è dotata di una potenza inaudita, incalcolabile che, secondo le circostanze, produce i migliori o i peggiori effetti».
«Esistono in ciascuno di noi due individui assolutamente distinti l’uno dall’altro. Entrambi sono intelligenti; ma, mentre l’uno è cosciente, l’altro è incosciente, e per questa sua peculiare natura, l’esistenza del “secondo individuo” passa generalmente inavvertita».
«Se paragoniamo l’essere cosciente all’essere incosciente, constatiamo che mentre il cosciente è dotato spesso di una labile memoria, l’incosciente al contrario è provvisto di una memoria straordinaria, impeccabile, che registra a nostra insaputa i minimi avvenimenti, i minimi fatti della nostra esistenza. Ed inoltre esso è credulo e accetta, senza ragionare, tutto quello che gli si dice».
«Noi, così fieri della nostra volontà, crediamo di compiere liberamente ogni nostra azione, non siamo in realtà se non delle marionette, di cui la nostra immaginazione tiene tutti i fili: noi non smettiamo d’essere delle marionette se non quando abbiamo imparato a guidare quest’ultima».
«… possiamo paragonare l’immaginazione ad un torrente che travolge fatalmente il disgraziato che vi cade dentro malgrado la sua volontà di raggiungere la riva. È un torrente che sembra indomabile: tuttavia, se usate i mezzi opportuni, lo distoglierete dal suo corso, lo condurrete all’officina e là trasformerete la sua forza in movimento, calore ed elettricità.
“Possiamo paragonare l’immaginazione ad un cavallo selvaggio, che non ha né briglia né redini».
«Se persuadete voi stessi che potete fare una cosa qualsiasi, purché sia possibile, voi la farete per quanto difficile essa sia. Se, al contrario, vi immaginate di non poter fare la cosa più semplice del mondo, vi sarà impossibile farla, e le colline diventeranno per voi montagne inaccessibili».
«Quando la volontà e l’immaginazione sono in conflitto, vince sempre l’immaginazione senza nessuna eccezione».
«Ogni pensiero che occupi esclusivamente la nostra mente diventa vero per noi ed ha la tendenza a trasformarsi in atto.
Il “Metodo Couè” è noto come tecnica dell’autosuggestione positiva cosciente si basa fondamentalmente in un concetto, sull’influenza che ha l’immaginazione sulla mente e sul fisico dell’uomo.
Il metodo è semplice e consiste nella ripetizione di affermazioni positive in uno stato di rilassamento profondo, soprattutto all’ inizio o alla fine della giornata, cioè quando il passaggio conscio-inconscio è molto più forte rispetto al resto del giorno
Il suo metodo ha avuto un grande successo in Inghilterra e negli Stati Uniti, tanto che si racconta che lo stesso Henry Ford abbia partecipato ad una delle serate del Maestro e, convinto dalle parole dell’oratore, chiese ad un suo dipendente di scrivere un manuale che potesse servire di stimolo al popolo americano. Nacque così “Sei come pensi di essere”, che è stato la sorgente del pensiero positivo americano.
Brava Barbara! Pensare positivo fa sicuramente migliorare la qualità della vita, l'ho sempre pensato!
RispondiElimina