Il Giardino dei libri

martedì 1 marzo 2016

Meglio crescere bambini forti che riparare adulti rotti

Meglio crescere bambini forti che riparare adulti rotti
Nel processo di trasformazione da bambini ad adulti felici e di successo, le emozioni svolgono un ruolo fondamentale. Se lo sviluppo emotivo di un bambino prende una strada sbagliata, però, questo avrà come conseguenza un gran numero di problemi a livello personale e sociale nel corso della sua vita.
La verità è che essere responsabili dell’educazione emotiva di un bambino non è un compito facile. Vale a dire che far capire ai bambini che i sentimenti hanno migliaia di sfumature, anche se spesso non siamo in grado di vederle, è senz’altro complicato.
La consapevolezza emotiva è fondamentale per il nostro sviluppo nel corso della vita. Dobbiamo essere consapevoli di cosa provoca in noi sentimenti frustranti e negativi, e di cosa, invece, ci fornisce sensazioni positive e piacevoli. In questo modo saremo in grado di comprendere, controllare e gestire le nostre emozioni.

Se riusciamo a farlo, permetteremo ai bambini (e ai futuri adulti) di sviluppare sentimenti riguardo ai loro stessi sentimenti. Può suonare un po’ contorto, ma è importante per diventare abili comunicatori emotivi e, in questo modo, rafforzare il nostro “io” interiore e sociale.
Insegnare ai bambini ad osservare, comunicare ed imparare quali sono le loroemozioni, stimolerà il loro sviluppo e li aiuterà a raggiungere il successo nella vita. In primo luogo, infatti, eviteremo che siano vulnerabili per colpa dei conflitti causati dagli altri.
Un ottimo esempio dell’importanza dell’acquisire queste abilità si trova nel libro Il linguaggio segreto dei bambini di Shapiro Lawrence:
Martin, un bambino di sei anni i cui genitori stavano attraversando una fase di divorzio particolarmente nociva. Il padre di Martin insisteva perché il bambino volasse a Boston ogni weekend per andare a trovarlo, mentre sua madre avrebbe mantenuto la custodia del figlio durante la settimana a Richmond, in Virginia. Martin non apriva bocca durante il viaggio di due ore e mezza e voleva subito andare a letto non appena arrivava in una casa o nell’altra. Due mesi dopo il divorzio, Martin iniziò a soffrire di mal di stomaco, e la maestra segnalò ai genitori che non proferiva quasi mai parola con nessuno a scuola.
Durante il processo per la custodia del bambino, l’avvocato di Martin gli chiese:
– Come ti senti quando vai a casa di tuo papà ogni fine settimana?
– Non lo so – rispose Martin.
– Beh, sei contento di vedere tuo papà quando arrivi a Boston? – gli chiese di nuovo l’avvocato, cercando di mantenere sotto controllo le sue emozioni per non indirizzare Martin verso l’una o l’altra risposta.
– Non lo so – rispose di nuovo Martin, con una voce udibile a stento e tono monotono.
– E che cosa mi dici di tua madre? Sei contento di vivere con lei durante la settimana? – indagò l’avvocato, rendendosi conto che non avrebbe cavato un ragno dal buco.
– Non lo so – disse Martin un’altra volta, e nulla nel suo atteggiamento lasciava intuire che lo sapesse.
Se priviamo i nostri bambini di uno sviluppo emotivo adeguato, li renderemo incapaci di comprendere i loro sentimenti e le loro emozioni e, di conseguenza, di crescere.
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Come dimostra l’esempio precedente, questo provoca una grande sofferenza nei bambini, cosa che non dovremmo mai permettere. Il problema è che la capacità diesprimere a parole quello che stiamo provando è indispensabile per essere in grado di soddisfare i nostri principali bisogni.
Questo avviene, tra le altre cose, perché le parole che descrivono le emozioni sono intimamente legate ai sentimenti e all’espressione fisiologica ed emotiva degli stessi. Per esempio, un bambino deve sapere che l’ansia è associata a un lieve aumento del battito cardiaco, della pressione sanguigna e a una sensazione di tensione nel corpo.

Se i bambini crescono in un ambiente che reprime i loro sentimenti ed ostacola la comunicazione emotiva, è probabile che diventino persone emotivamente mute.
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Anche se possiamo imparare il linguaggio delle emozioni nel corso di tutta la vita, le persone che lo utilizzano sin da piccole sono quelle che riescono a esprimersi con più chiarezza e, quindi, che si mostrano più complete a livello emotivo e sociale. Questo apre loro le porte del successo nella vita e le aiuta a realizzare i loro sogni.
Per questo motivo, è giusto dire che aiutare i bambini a sviluppare questo aspetto è un vero e proprio obbligo morale. Solo crescendo bambini forti, infatti, eviteremo di dover riparare così tanti adulti rotti dalla solitudine, dalla sfiducia e dall’insofferenza nei confronti di loro stessi e della società.

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Articolo tratto dal sito La mente è meravigliosa
Immagini per gentile concessione di Claudia Tremblay e Karim Taylor

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