Il Giardino dei libri

giovedì 10 marzo 2016

Aiuta una persona a sorridere OGGI

Buongiorno amici ed amiche, conoscenti e sconosciuti che vi siete imbattuti in questo blog.

Oggi è il mio compleanno e chiedo un regalo a ciascuno di Voi


e chiedi che questa faccia lo stesso ...
chissà, magari viene trasmesso un sorriso a qualcuno che festeggia un compleanno senza sorridere
Grazie a tutti Voi
il mio compleanno sarà pieno di gente che sorride e fa sorridere gli altri.


martedì 8 marzo 2016

8 Marzo - Festa della donna


Tutto ebbe inizio quando, a New York, nell’inverno del 1908, le operaie dell’industria tessile “Cotton” scioperarono chiedendo condizioni di lavoro migliori. Lo sciopero durò diversi giorni, finchè l’8 Marzo, il proprietario della ditta, il Sig. Johnson, sbarrò tutte le porte e imprigionò tutte le operaie nell’edificio. Poi venne appiccato il fuoco alla fabbrica. Fra le operaie c’erano molte immigrate, fra cui anche delle italiane, che perirono nell’incendio.
Clara Zetkin, leader socialista tedesca e direttrice del giornale socialdemocratico tedesco “Gleichheit” propose che l’8 Marzo fosse osservato, ogni anno, come “Giornata Internazionale delle Donne” per ricordare il tributo di sangue pagato dalle donne nella lotta contro il loro sfruttamento e per la loro emancipazione sociale.

Perché il fiore-simbolo della Festa della Donna è la Mimosa?
L’Unione Donne Italiane (UDI), quando preparò il primo 8 Marzo del Dopoguerra, si pose il problema di cercare un fiore che fosse simbolo di questo giorno. Fu scelta la Mimosa, fiori gialli che fioriscono in Marzo di facile reperibilità. Il loro colore esprimeva gioia e vitalità. Il giallo inoltre incarna il passaggio dalla morte alla vita e quindi ricorda perfettamente tutte quelle donne che si sacrificarono per la rinascita di un mondo “più giusto”.
La scelta fu senz’altro azzeccata se è durata finora!!!
Gli uomini regalano mimosa alle donne, le donne si regalano mimosa fra loro, l’8 Marzo la mimosa è ovunque: come logo nei cartelloni, dai fioristi, sulle scatole dei cioccolatini, sulle copertine delle riviste, sui manifesti.

Ps: leggi anche il mio post per le giovani donne che ho postato su "crescere positivamente"

giovedì 3 marzo 2016

3 Marzo – HINA MATSURI

La festa delle bambole

Non c’è destino migliore, per una bambola, che nascere in Giappone. In questo paese infatti, le bambole sono considerate molto più che semplici giocattoli. Dispongono addirittura, ogni anno, di una festa dedicata a loro che si svolge il 3 Marzo.
Quel giorno, ogni bambina riceve in regalo una bambola nuova e la depone su di una specie di altarino, ricoperto da un’allegra tovaglia rossa, insieme alle bambole che già possiede.
Sono bambole speciali, rappresentano infatti imperatrici, principesse, dame di corte, ministri e domestici di palazzo, insieme anche a tanti oggetti che servono per la loro casa; spesso queste bambole sono molto antiche.
Quando una bambina diventa grande e si sposa, le porta con sé; così in ogni casa giapponese le bambole delle bambine fanno compagnia a quelle delle loro mamme, nonne, bisnonne…
Anticamente si pensava che queste bambole fossero un po’ magiche e scacciassero il male dalle bambine.
Il giorno di “Hina matsuri” si prepara anche una piccola festicciola in casa e si mangiano cose speciali: l’hamaguri, un mollusco bivalve che viene arrostito nella sua conchiglia; il sushi, rigorosamente preparato con pesce crudo e bocconcini di riso; i moki, dolcetti verdi di riso, e si beve il sakè dolce.
Alle bambole vengono offerti dolci di riso a forma di losanga, rosa, bianchi e verdi. Si canta, si offre qualche regalino e si festeggiano le bambine e le donne di casa. Le bambole possono essere ammirate, ma non devono essere toccate.
In altri paesi del Giappone si usa celebrare il funerale per seppellire le bambole ormai troppo vecchie e stanche. È una cerimonia molto solenne e importante.
Tratto da “Giorno per Giorno” – Ed. De Agostini

martedì 1 marzo 2016

Meglio crescere bambini forti che riparare adulti rotti

Meglio crescere bambini forti che riparare adulti rotti
Nel processo di trasformazione da bambini ad adulti felici e di successo, le emozioni svolgono un ruolo fondamentale. Se lo sviluppo emotivo di un bambino prende una strada sbagliata, però, questo avrà come conseguenza un gran numero di problemi a livello personale e sociale nel corso della sua vita.
La verità è che essere responsabili dell’educazione emotiva di un bambino non è un compito facile. Vale a dire che far capire ai bambini che i sentimenti hanno migliaia di sfumature, anche se spesso non siamo in grado di vederle, è senz’altro complicato.
La consapevolezza emotiva è fondamentale per il nostro sviluppo nel corso della vita. Dobbiamo essere consapevoli di cosa provoca in noi sentimenti frustranti e negativi, e di cosa, invece, ci fornisce sensazioni positive e piacevoli. In questo modo saremo in grado di comprendere, controllare e gestire le nostre emozioni.