Fu convertito al cristianesimo ed ordinato vescovo da san Feliciano di Foligno nel 197.
Nell'anno 270 Valentino si trovava a Roma, giunto su invito dell'oratore greco e latino Cratone, per predicare il Vangelo e convertire i pagani.
Invitato dall'imperatore Claudio II il Gotico a sospendere la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo tentando anzi di convertire l'imperatore al cristianesimo.
Claudio II lo graziò dall'esecuzione capitale affidandolo ad una nobile famiglia. Qui si dice che compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo “carceriere” Asterius.
Valentino venne arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II. L'impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani ed i vertici della Chiesa di Roma e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Questo terzo arresto gli fu fatale: morì decapitato nel 273 per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano.
Nell'anno 270 Valentino si trovava a Roma, giunto su invito dell'oratore greco e latino Cratone, per predicare il Vangelo e convertire i pagani.
Invitato dall'imperatore Claudio II il Gotico a sospendere la celebrazione religiosa e ad abiurare la propria fede, rifiutò di farlo tentando anzi di convertire l'imperatore al cristianesimo.
Claudio II lo graziò dall'esecuzione capitale affidandolo ad una nobile famiglia. Qui si dice che compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo “carceriere” Asterius.
Valentino venne arrestato una seconda volta sotto Aureliano, succeduto a Claudio II. L'impero proseguiva nelle sue persecuzioni contro i cristiani ed i vertici della Chiesa di Roma e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città lungo la via Flaminia per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Questo terzo arresto gli fu fatale: morì decapitato nel 273 per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell'imperatore Aureliano.
Un paio di secoli dopo la morte di Valentino, nel 496, papa Gelasio I decise di sostituire alla festività pagana della fertilità (i lupercalia dedicati al Luperco) una festa ispirata al messaggio d'amore diffuso dal Santo di Terni.
Patrono della sua città natale è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana.
Valentino è considerato il patrono degli innamorati grazie ad alcune leggende che lo riguardano, ma era ed è anche santo protettore dei bambini e degli ammalati di epilessia. Veniva pregato anche come protettore contro le malattie degli animali che rappresentavano, nell’economia familiare, un bene prezioso.
Il titolo di "patrono degli innamorati" sembra gli sia stato attribuito nel Medioevo poichè si riteneva che il 14 febbraio, giorno della sua festa, gli uccelli iniziassero a nidificare segnando il risveglio della natura e dunque dell'amore.
Il titolo di "patrono degli innamorati" sembra gli sia stato attribuito nel Medioevo poichè si riteneva che il 14 febbraio, giorno della sua festa, gli uccelli iniziassero a nidificare segnando il risveglio della natura e dunque dell'amore.
Ogni anno il giorno 14 febbraio, anche se la festa non è evidenziata di rosso sul calendario, si festeggiano gli innamorati, in tutta Italia e nei paesi Anglosassoni, dove il culto del Santo dell’Amore si è affermata assai rapidamente. Poiché la leggenda narra anche dell'abitudine di San Valentino di regalare ai ragazzi ed alle ragazze che attraversavano il suo giardino qualche fiore, è nata l’usanza di scambiarsi, fra innamorati, in questo giorno bigliettini, fiori e dolci.
Le leggende
Una storia narra che Valentino, graziato ed "affidato" ad una nobile famiglia, compie il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo "carceriere", Asterius
Una leggenda narra che un giorno San Valentino sentendo litigare due giovani fidanzati andò loro incontro offrendo loro una splendida rosa. Poi sussurrò parole di riconciliazione, ponendo fine alla lite.
A questo punto, il santo chiese loro di stringere insieme il gambo della rosa e di pregare, affinché il loro amore fosse eterno.
Poco tempo dopo, i due giovani tornarono da lui per ricevere il sacramento del matrimonio: era il 14 febbraio.
Da allora il 14 febbraio di ogni anno in tutto il mondo viene festeggiato San Valentino, il santo dell'amore.
Un'altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci effusioni di affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell'espressione piccioncini.
Una leggenda narra che un giorno San Valentino sentendo litigare due giovani fidanzati andò loro incontro offrendo loro una splendida rosa. Poi sussurrò parole di riconciliazione, ponendo fine alla lite.
A questo punto, il santo chiese loro di stringere insieme il gambo della rosa e di pregare, affinché il loro amore fosse eterno.
Poco tempo dopo, i due giovani tornarono da lui per ricevere il sacramento del matrimonio: era il 14 febbraio.
Da allora il 14 febbraio di ogni anno in tutto il mondo viene festeggiato San Valentino, il santo dell'amore.
Un'altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci effusioni di affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell'espressione piccioncini.
Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia, gravemente malata, e il centurione romano Sabino; l'unione era ostacolata dai genitori di lei ma, chiamato dal centurione al capezzale della giovane morente, Valentino battezzò dapprima il giovane soldato e quindi lo unì in matrimonio alla sua amata, prima che entrambi cadessero in un sonno profondo.
Valentino e i bambini
Il giardino della casa di San Valentino era un luogo di gioia e d'amore, dove spesso gli abitanti della città di Terni si recavano, per ricevere i preziosi consigli del Santo.
Particolari ed abituali frequentatori del giardino erano i bambini della zona, e lì si recavano per giocare. Valentino, rallegrandosi della loro spensieratezza e della loro purezza, spesso si fermava ad osservarli, soprattutto per accertarsi che non corressero alcun pericolo punto
quando il sole iniziava a tramontare, Valentino si recava tra loro e a ciascuno regalava un fiore, che bambini avrebbero dovuto portare alle loro mamme. Un piccolo stratagemma, per essere certo che i fanciulli si recassero subito a casa, senza far troppo tardi!
Particolari ed abituali frequentatori del giardino erano i bambini della zona, e lì si recavano per giocare. Valentino, rallegrandosi della loro spensieratezza e della loro purezza, spesso si fermava ad osservarli, soprattutto per accertarsi che non corressero alcun pericolo punto
quando il sole iniziava a tramontare, Valentino si recava tra loro e a ciascuno regalava un fiore, che bambini avrebbero dovuto portare alle loro mamme. Un piccolo stratagemma, per essere certo che i fanciulli si recassero subito a casa, senza far troppo tardi!
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