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martedì 27 ottobre 2015

Samhain

Samhain (pronuncia sàuin, ma anche sàun o sevèn) deriva da sam-fuin/fine dell’estate, ed è il termine gaelico moderno per indicare la stagione invernale. Come convenzione viene anche usato per indicare la stagione invernale presso le antiche popolazioni celtiche, in quanto non si conosce il termine antico per indicare questa stagione. In Galles Samhain è anche noto come Calan Gaeaf. Nella lingua irlandese Bealtaine, Lúnasa e Samhain sono tutt'ora rispettivamente i nomi dei mesi maggio, agosto e novembre.
L'unica fonte archeologica che fa riferimento al computo del tempo presso i celti è il Calendario di Coligny, in cui l'unica festa chiaramente indicata è il Trinuxtion Samoni (Samonios), ma tradizionalmente si ritiene che i celti dividessero l'anno in due parti: l’inverno (il cui inizio era segnato dalla festa di Samhain) e l’estate (di cui l'inizio era segnato da Beltane), come tutte le altre popolazioni tribali antiche.
 Per i Celti la festività di Samhain segnava il Capodanno Celtico, importante momento di passaggio nel calendario agricolo e pastorale, legato ai cicli lunari e delle stagioni. Proprio in questo periodo dell’anno la terra ha dato i suoi frutti e si prepara all’inverno: i rituali celtici prevedevano il ringraziamento per il raccolto e la preparazione spirituale al ciclo successivo (la semina). 
Probabilmente era originariamente celebrato il giorno di luna piena piu' vicino al 31 Ottobre, in quanto, per loro, l'anno nuovo cominciava con la luna crescente
dopo l'equinozio d'autunno. L’anno celtico era di 13 mesi; 12 come gli odierni
e un mese di 3 giorni alla fine di ottobre 
che collegava l'anno vecchio al nuovo.
Samhain è un passaggio, una celebrazione della transizione da una stagione all'altra, appartteneva sia all'estate che all'inverno e a nessuno dei due. 
Era il cancello per l'inverno e un tempo magico di passaggio fra le stagioni, era il primo giorno dell' inverno, era il tempo quando la notte era più lunga del giorno; le ultime mele erano raccolte, e l'anno iniziava di nuovo con la sua fredda metà oscura. Era chiamato anche Samhiunn, Hallowe'en o Trinoux Samonia, cioé "Tre Notti di Fine Estate", tre notti di festa, tre notti di transizione e di unione fra cielo e terra.


Da Capodanno celtico a Nuovo Anno Esoterico, questo è Samhain. Il 31 Ottobre è' la famosa Notte della Vigilia di Ognissanti che dà inizio ad un nuovo ciclo cosmico, celebrata da sempre in ogni parte del mondo. Halloween è la Notte più Magica dell'Anno e non è solo ricca propiziatrice di beni materiali, ma elargisce anche dei preziosissimi doni spirituali, che conducono alla realizzazione e alla conquista personale del potere e della conoscenza.
 Il Cielo e la Terra sono percorsi da energie Inimmaginabili. 
In ogni parte del mondo, oggi come al principio dei Tempi, gli Iniziati si preparano a festeggiare il Capodanno Esoterico, un giorno di grande Festa, dove tutto diventa possibile. 
Oggi, proprio come millenni or sono, quando il Sole si appressa al punto più basso del suo percorso, inizia l'Inverno Esoterico; la Lunga Notte in cui i Druidi, nelle antiche radure delle Selve Sacre o tra i monolitici Guardiani di Pietra sparsi lungo le linee in cui scorreva l'energia della Terra, celebravano solennemente l'Inizio del Nuovo Anno, perpetuando segrete tradizioni per propiziarsi la fortuna e la protezione e per accedere ai grandi Misteri, che in questa notte sono più che mai a portata dell'uomo. 
E' Halloween, la Grande Festa del Mondo Invisibile, dove è permesso chiedere per ottenere e dove, una Scintilla Divina discende, per unirsi all'essenza dell'uomo e risvegliare in lui quelle energie dimenticate che danno il Potere e la Conoscenza. 
Anche chi è digiuno di cultura esoterica conosce questa ricorrenza importante. 
Presso ogni popolo, non mancano leggende e tradizioni che sono l'eco giunta fino a noi di un più profondo sapere iniziatico.

Come molte feste celtiche, veniva celebrata a più livelli: dal punto di vista materiale era il tempo della raccolta e dell'immagazzinamento del cibo per i lunghi mesi invernali. 
Samhain è il tempo in cui il semestre scuro comincia. È la fine del ciclo agricolo e della raccolta finale. Qualunque cosa lasciato nei campi dopo Samhain, è proibito raccoglierlo poichè ora appartiene agli spiriti della natura. È giunto il tempo di prepararsi per l'oscurità che verrà. È tempo di concludere qualsiasi commercio non finito in estate, è tempo di saldare i debiti e i crediti ed eventualmente di riscuotere gli interessi.
Spiritualmente parlando, la festa era un momento di contemplazione. Per i Celti morire con onore, vivere nella memoria della tribù ed essere ricordati nella grande festa che si sarebbe svolta la vigilia di Samhain era una cosa molto importante (in Irlanda questa sarebbe stata Fleadh nan Mairbh ("Festa dei Morti"). 
Questo era il periodo più magico dell'anno: il giorno che non esisteva. Durante la notte il grande scudo di Skathach veniva abbassato, eliminando le barriere fra i mondi e permettendo alle forze del caos di invadere i reami dell'ordine ed al mondo dei morti di entrare in contatto con quello dei vivi.
A Samhain si aprivano le porte fra il Regno dell’Aldiqua e l’Altromondo, un “aldilà” territorio del fatato, del divino e residenza dei defunti; si aprono le porte del annwn (regno degli spiriti) e sidhe (regno delle fate). Nella dimensione circolare del tempo, caratteristica della cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo; in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti (Tir na n'Og) si assottigliava ed i vivi potevano accedervi.
E’ il momento in cui cadono le barriere: vivi e morti potevano passare dall’uno all’altro dei due Regni.

 I morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e celebrazioni gioiose erano tenute in loro onore. Da questo punto di vista le tribù erano un tutt'uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non fu mai eliminato pienamente, nemmeno con l'avvento del Cristianesimo.

I Celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi. 
Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano nei demoni quanto piuttosto nelle fate e negli elfi, entrambe creature considerate però pericolose: le prime per un supposto risentimento verso gli esseri umani; i secondi per le estreme differenze che intercorrevano appunto rispetto all'uomo. Secondo la leggenda, nella notte di Samhain questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini e questo ha portato alla nascita e al perpetuarsi di molte altre storie terrificanti.

Infine, dal punto di vista dell'ordine cosmico, il sorgere delle Pleiadi, le stelle dell'inverno, segna la supremazia della notte sul giorno. In alcune parti della Bretagna occidentale, si usa cucinare le kornigou, torte a forma di corna di cervo, a simboleggiare il Dio cornuto che perde le corna prima di ritornare nel suo regno nell'Aldilà.
In questo giorno, spiriti e creature fatate invitano i mortali a trascorrere insieme un anno sulla collina delle delizie insieme a loro; in senso inverso agiscono i druidi, che scrivono messaggi per i defunti e li affidano al fuoco. Con il cibo e le bevande dell'aldilà, vino, birra e idromele, si banchetta per tutta la durata della festa, che si svolge da un minimo di 3 giorni a un massimo di 6 settimane, fra riunioni, battaglie, profezie, incantesimi e sacrifici rituali, in onore del dio della fertilità Dagda e della sua sposa Morrighan.

Nel racconto celtico "The Wasting Sickness of Cuchulainn" ("La Devastante Malattia di Cuchulainn"), la festa del Samhain viene celebrata per un totale di 7 giorni, di cui 3 antecedenti e 3 successivi alla notte di festa. 
Una leggenda irlandese riferisce che tutte le persone morte l'anno precedente tornassero sulla terra in cerca di nuovi corpi da possedere per l'anno prossimo venturo. Così nei villaggi si spegnava ogni focolare per evitare che gli spiriti maligni soggiornassero nel villaggio: il rito consisteva appunto nello spegnere il Fuoco Sacro sull'altare e riaccendere il Nuovo Fuoco il mattino seguente. Questo simbolizzava l'arrivo del Nuovo Anno. Quando il mattino giungeva, i Druidi portavano le ceneri ardenti del fuoco presso ogni famiglia che provvedeva a riaccendere il focolare domestico. Probabilmente la migliore spiegazione del motivo che spingeva i Celti a spegnere il fuoco non era quello di scoraggiare gli spiriti maligni, bensì questa usanza nasceva dal fatto che tutte le tribù celtiche dovevano riaccendere il fuoco da una sorgente comune, il Sacro Fuoco Druidico che era lasciato bruciare nel Mezzo dell'Irlanda a Usinach oppure, secondo altre fonti a Tlachtga, a 12 miglia dalla sacra collina di Tara. 

Le bestie venivano radunate e rinchiuse in recinti per svernare Ciascun gruppo di famiglie (clan) si recava in un villaggio più piccolo e riparato per svernare. Il villaggio vero e proprio si separava, e si sarebbe riunito solo a Beltain. Il clima era sfavorevole a qualsiasi festa pubblica, e per di più nella notte di Samhain i morti e gli spiriti tornavano sulla terra. Nessuno osava avventurarsi fuori dalla propria abitazione.
Non c'erano dunque rituali comunitari o feste gaudenti pubbliche (notturne) come invece spesso si è portati a credere. Solo i druidi si riunivano nelle antiche radure delle Selve Sacre o fra i megaliti sparsi lungo i ley, le linee in cui scorreva l'energia della Terra, e lì celebravano solennemente l'Inizio del Nuovo Anno. 

Ma vi sono altre usanze di cui parlano fiabe e leggende.
 La tradizione popolare riferisce che la notte di Samhain si praticavano dei riti divinatori che riguardavano previsione del tempo, matrimoni e la fortuna per l'anno venturo. 
Vi erano due riti: quello dell'immersione delle mele e quello dello sbucciare la mela. 
L'immersione delle mele era una divinazione per un matrimonio: la prima persona che mordeva una mela si sarebbe sposata l'anno seguente. 
Sbucciare la mela era una divinazione sulla durata della vita. Più lungo era il pezzo di mela sbucciato senza romperlo, più lunga sarebbe stata la vita di chi la sbucciava. 
In Scozia la notte di Samhain le persone seppellivano delle pietre nella terra , venivano poi ricoperte di cenere e lasciate indisturbate. Al mattino se una pietra era stata smossa, significava che la persona che l'aveva seppellita sarebbe morta entro la fine dell'anno.

Siccome c’era la credenza che i defunti potessero tornare sulla terra a trovare i viventi era usanza, oltre che preparare la tavola anche per coloro che erano morti da poco e lasciare del cibo per le loro anime erranti. Le luci sarebbero dovute essere messe alle finestre e lungo le strade per guidare gli spiriti della notte.


 I falo' di Samhain, venivano accesi su ogni collina della Britannia e dell'Irlanda al tramonto del 30. 

Il fuoco aveva come significato di contenere l'energia del Dio morente che illuminava la notte oscura, nella luce del Nuovo Anno. Tuttora in molte isole della britannia questi falo' sono ancora accesi per onorare la vecchia tradizione.

 Molti dicono che il tradizionale "dolcetto/scherzetto" deriva da una tattica per spaventare le fate e agli spiriti monelli, ma in realta' e' un'usanza che nasce durante l'inquisizione. Durante i secoli bui, dipingersi di nero e travestirsi era abitudine delle streghe che si recavano alle congreghe per evitare i controlli. La maschera aveva anche il beneficio di spaventare un inquisitore che avesse la sfortuna di incontrarle di notte nei boschi.
In Irlanda è tipico, in tutte le famiglie, preparare il cosiddetto colcannon, piatto tipico di questa ricorrenza. Il nome deriva dall'irlandese e significa "cavolo chiazzato": è una ricetta fatta con purè di patate, cavolo tritato e cipolla, servito caldo con molto burro. Solitamente al suo interno si nascondeva una moneta ed il fortunato che la trovava aveva il privilegio di poterla tenere.
Molti importanti eventi mitologici si dice siano accaduti in questo giorno. Fu a Samhain che i Nemediani presero la terribile Tower of Glass costruita dai perfidi Formoriani; che i Tuatha De Danann piu' tardi sconfissero una volta per tutte; quando Pwyll vinse sua moglie Rhiannon da Gwawl; e fu sempre a Samhain che molti altri eventi accaddero nella mitologia Celtica . 

Come accadde con gli elementi 'pagani' del cristianesimo, anche alcune feste celtiche passarono nella cultura cristiana, dopo che i romani sottomisero i Celti, e quando, più tardi, la Roma cattolica cercò di convertire i celti pagani. Divenne però chiaro alla Chiesa che i Celti, nonostante la loro apparente sottomissione alla cultura cristiana, continuavano ad aderire testardamente ad alcuni elementi del loro vecchio credo. 
Cosi', all'incirca nel settimo secolo A.C., la Chiesa spostò il giorno di Ognissanti, una festa che onorava il martirio dei primi cristiani, dal 13 maggio al primo novembre, in modo da unirla agli antichi rituali druidici del 31 ottobre. Non solo, la Chiesa assegnò anche dei nuovi significati cristiani a molti dei simboli residui associati al Samhain. Nel decimo secolo A.C., si consolidò così la tradizione di celebrare il giorno di Ognissanti durante i riti di inizio dell'autunno. 
In questa giornata si onoravano tutti i morti, non solo i primi santi cristiani, rinforzando così
l'associazione con le celebrazioni celtiche di una stagione dell'anno infestata dagli spiriti. 
Con il passare del tempo questi spiriti, che una volta venivano ritenuti selvaggi e potenti, assunsero un connotato nettamente diabolico e malvagio. La chiesa affermava infatti che gli dei e le dee e tutti gli altri esseri soprannaturali delle religioni antiche fossero di impronta diabolica, che le forze spirituali con cui le persone venivano in contatto erano vere, ma che costituivano delle manifestazioni del diavolo, principe della beffa, che conduceva l'uomo verso l'adorazione di falsi idoli. Così, durante le celebrazioni per Halloween, apparvero rappresentazioni di fantasmi, scheletri, simboli della morte, del diavolo e di altre creature maligne, come le streghe.

Nei tempi antichi, in Irlanda, si spegnevano tutti i fuochi nelle case. Un membro di ciascuna famiglia attingeva la propria torcia nel fuoco acceso dall'alto sacerdote Druido e in quel modo veniva fatta  rinascere la fiamma nei focolari domestici. Quel fuoco veniva poi tenuto sempre vivo per il resto dell'anno.
Le riunioni delle cinque province irlandesi avevano luogo presso la dimora del re a Samhain e durante questi raduni si tenevano corse di cavalli, fiere, mercati, assemblee e discussioni politiche, gare di poesia e tutti i rituali per la fine dell'estate.
In alcune regioni, in particolare nelle Highlands scozzesi, i giovani uomini percorrevano i confini delle fattorie, dopo il tramonto, tenendo in mano delle torce fiammeggianti per proteggere le famiglie dalle Fate e dalle forze malevole che erano libere di camminare sulla terra quella notte.
I falò hanno sempre avuto un ruolo importante in questa festa. Anche in epoca cristiana i villici erano usi lanciare nel fuoco le ossa del bestiame macellato (il bestiame aveva un ruolo prominente nel mondo gaelico pre-cristiano). Una volta che i falò erano stati accesi, tutti gli altri fuochi venivano spenti ed ogni famiglia prendeva solennemente il nuovo fuoco dal falò.
Quando i Romani entrarono in contatto coi Celti, identificarono Samhain con la loro festa dei morti (Lemuria) che era però celebrata nei giorni 9, 11 e 13 maggio. Con la cristianizzazione venne istituita la festa di Ognissanti (1 novembre), mentre il 2 novembre si celebra il Giorno dei morti. Molti pensano che questa festa sia per venerare un dio malefico dal nome Samhain, ma questa divinita' non esiste in nessun pantheon celtico o europeo. E' una creazione letteraria del novecento, senza fondamento di realta'. Favole di druidi che lasciavano zucche alle porte delle famiglia che avevano procurato sacrifici per Samhain
 (Satana). Tutto cio' non e' vero!



Samhain e' una notte per onorare gli antenati, per celebrare le loro vite e per rispettare le loro memorie.
E' un momento in cui le famiglie si riuniscono e ascoltano i racconti sulla vita dei bisnonni e le leggende sui re e i suoi cavalieri. Un misterioso tempo, pieno di potenza, in cui partecipano sia la prima che la seconda meta' dell'anno, anche se non appartiene a nessuno dei due . E' simile all'alba e al tramonto. 

Samhain, significa risveglio, lasciar andare, quando il seme cade nella terra dalla pianta madre.

 E' il periodo di rottura, il momento di confine tra i due mondi, un tempo che non appartiene ne' al vecchio e non ancora al nuovo. Ogni fine e' anche un inizio di una nuova fase e in questo momento, le memorie e i pensieri legati al passato convivono con le speranze e paure del futuro. E' una purificazione spirituale di quegli aspetti della nostra vita ce ci deludono e che abbiamo deciso di fare a meno. E’ il momento per ricordare i nostri antenati e i nostri amati che ci hanno salutati, e come tempo solenne dovrebbe tendere alla contemplazione del mistero della vita e della morte come insegnato dagli antichi.
Samhain e' tempo per l'introspezione, per svuotare il falso della nostra mente, cuore e anima. 
Questo e' tempo di ringraziamento per tutto quello che abbiamo ottenuto, che ci hanno donato e per le cose che siamo riusciti a completare fin'ora. Samhain e' anche il momento per liberarsi delle debolezze.

 In questo momento noi riflettiamo su cio' che passato in questo anno. Una persona non puo' ( o al limite non potrebbe ), permettere alla Ruota dell' Anno di girare senza nessun tipo di esame interiore. Noi dobbiamo trarre insegnamento dalle nostre azioni e trovare modi per vivere meglio nell'anno che verra'.
 E' il momento per guarire la fonte delle nostre ferite piu' profonde e quelle che abbiamo inferto agli altri, prima che il tempo ci sorpassi.
 E' il momento in cui possiamo imparare a vedere chiaramente. La vera vittoria del se e' nel calderone. Ora dobbiamo guardare alla natura delle nostre motivazioni e al risultato delle nostre azioni. Samhain e' il momento per comunicare e ascoltare gli altri, un tempo di morte, del pensiero degli antenati e cosa siamo grazie a loro.

 E' inoltre una notte per prendere decisioni.

Cosa fare a Samhain


Approfittiamo di questo periodo dell'anno, in cui la Natura muore apparentemente, ritirandosi in se stessa come i semi si ritirano nel terreno, per raccoglierci in noi stessi intraprendendo viaggi interiori nella nostra coscienza. Prestiamo attenzione ai sottili mutamenti del corpo, all'adattamento biopsichico del nostro organismo ai brevi e freddi giorni invernali: la mente inizia a scivolare dall'esteriorità all'interiorità. Ora è tempo che la nostra attenzione passi dal lato materiale a quello spirituale. 
E' tempo di riflessione, di viaggi interiori per potere scoprire quegli aspetti di noi stessi che necessitano di essere cambiati prima che possa iniziare una nuova vita. Come gli antichi iniziati dobbiamo discendere nel mondo inferiore, ripercorrendo il viaggio delle divinità stagionali: seguiamo la spirale interiore dell'anno vecchio fino ad arrivare al nostro centro interiore e a questo punto ripercorriamo la spirale all'esterno portando fuori il nostro potenziale di vita e creatività che sarà manifesto nel nuovo anno, al tempo stesso conservando in noi la saggezza imparata nel passato. 
E' un periodo adatto a tutti i tipi di meditazione e tradizionalmente propizio alle arti divinatorie, essendo un momento di passaggio in cui si incontrano passato, presente e futuro. Inoltre, siccome le energie di questo tempo hanno a che fare con la morte, possiamo rivolgere i nostri pensieri alle persone che ci hanno lasciato. 
Si dice che gli spiriti possono essere ora contattati e consultati ma è preferibile (se crediamo in una vita nell'aldilà) non disturbarli; è meglio prestare attenzione ai piccoli messaggi che ci possono inviare (sogni, ricordi improvvisi, ecc,). E' infatti tempo di riflessione, tempo di considerare l'anno passato e di confrontarci con quel fenomeno della vita su cui non abbiamo nessun controllo: la morte. 
Per celebrare degnamente il cerchio completo dell'esistenza dobbiamo riconoscere la realtà della morte e del declino fisico come eventi naturali, non come qualcosa da ignorare o da nascondere. A queste energie ora dobbiamo tributare omaggio e al tempo stesso ricordare la nuova vita che sopraggiungerà. 

                                                    
Il Re dell'Agrifoglio ci insegna che la morte è una fine ma anche un inizio. Teniamo presente la lezione degli antichi Celti e non indugiamo in tristezze! Invitiamo a cena i nostri amici, vestiamoci da streghe e fantasmi, decoriamo le nostre case con le zucche di Halloween e, se ci va, celebriamo con i giochi tradizionali cercando di afferrare con la bocca le sacre mele appese ad un filo o galleggianti in una bacinella di acqua! 
Possiamo divertirci a intagliare e scavare zucche e rape, inserendo in esse candele per esporle alle finestre o sui balconi delle nostre case. 


E' tempo di abbandonare le cattive abitudini, di cambiare la propria vita! Infatti, prima che la nuova crescita possa iniziare, il suolo deve essere fecondato con i resti dei raccolti dell'anno precedente e con i rifiuti (se non ci fossero morte e decomposizione non ci sarebbe la Vita). Sentiamo l'anno vecchio che sta per morire, ricordiamo tutte le cose buone o cattive che abbiamo vissuto, ricordiamo le persone a noi care che non ci sono più.
 E' opportuno chiudere tutte le questioni lasciate in sospeso, saldare i debiti, risolvere le controversie. 
E' infine un momento in cui al fine di favorire la nostra rigenerazione, si possono ritualmente abbandonare tutte le cose del passato che dobbiamo o vogliamo lasciare, abbandonare (lasciar morire) le cose che non ci piacciono nella nostra vita.
e inoltre…
Raccogliamo le ghiande, e doniamole ad amici e familiari come augurio di buona fortuna.


Candele arancioni o nere e decorate con mele, melograni, crisantemi e calendule.

L'incenso di Samhain e' una mistura di alloro, noce moscata e salvia.

Svuotiamo le zucche per farne delle lanterne e disporle a segnare i punti cardinali, con all'interno ( o in prossimità ) una candela del colore appropriato all'elemento corrispondente.

Mettere, in segno di accoglienza per gli spiriti, delle lanterne fuori dall'uscio per indicare loro la via o imbandire la tavola con un posto in più da lasciare per tutta la notte, nel caso che tornino a farci visita.
 Imbandiamo la tavola con una tovaglia arancione o nera. Dopo il banchetto lasciamo all'aperto qualche mela, o sotterriamola, per nutrire simbolicamente i defunti.

Il piatto tipico Irlandese di questa ricorrenza fatto con purè di patate, cavolo tritato e cipolla, servito caldo con molto burro. Solitamente al suo interno si nasconde una moneta ed il fortunato che la trova, nella sua fetta, la può tenere e gli annuncia prosperità per l'anno che deve iniziare.

Piante di Samhain e loro simbolismo:



Quercia e ghianda: abbondanza e fertilità


Mele: Vita ed immortalità. Riassume in sé molti significati che fanno capo alla triade di amore - conoscenza – morte. E' il frutto della conoscenza proibita come nel caso della Bibbia, ma più spesso come conoscenza da "coltivare". 
Infatti nella tradizione celtica il legno del melo è uno dei nove Legni Sacri dei Druidi, usato per accendere i fuochi delle cerimonie sacre. 
La mela nasconde al suo interno un simbolo sacro. Se si taglia il frutto verticalmente si vedrà al centro una stella a cinque punte, la cui simmetria riflette la Sezione Aurea del numero sacro ai pitagorici. Il ricordo del cibo degli dei e delle fate permane nel Nord Europa sotto forma di sidro, vino di mele, o di "wassail", sidro bollito con spezie e mele intere.
 Queste bevande vengono consumate durante il Solstizio d'Inverno o ad Halloween come augurio di prosperità.


Cedro giallo: usato x calmare il dolore


Nocciola: saggezza, ispirazione, poesia. Frutto simbolo della sapienza magica, anche il Nocciolo era uno dei 9 alberi sacri per i Celti.

Salvia: mangiare la salvia per diventare immortali sia nella saggezza che durante gli anni. Si usa anche come augurio di attrarre i soldi.


Rapa: protezione contro la malvagità o il danno


Zucca: i Celti hanno creduto che lo spirito d'una persona risedesse nella testa. Intagliare una Jack-o-lantern e disporre una candela all'interno per onorare gli spiriti dei vostri antenati.


Elisir
:

è una ricetta perfetta fra Samhain e Ostara  per riscaldare l’atmosfera di una fredda serata invernale fra amici … e per quando si hanno problemi di raffreddore o influenza, magari prima di andare a letto.
Ingredienti: arancia, limone, rhum, zucchero di canna.
Preparazione: mettere una tazzina e mezzo da caffè di acqua in un pentolino, con la buccia (solo la parte arancione perché il bianco è amaro) di mezza arancia, una fetta di arancia, due pezzetti di scorza gialla di limone, un cucchiaino e mezzo di zucchero di canna ( eventualmente se ne può aggiungere altro dopo); miscelare bene e fare bollire il tutto a fuoco basso. Spegnere il fuoco e versare in una tazza, aggiungere quasi una tazzina da caffè di rhum e bere molto caldo (anche il rhum può essere, come lo zucchero, dosato a piacere)




Le notizie riportate in questa pagina sono state tratte da: 
http://groups.yahoo.com/group/lemusenellaret 
http://digilander.iol.it/segretidistrega/elisirsamhain.htm  
www.cervolento.it 
http://members.xoom.it/Gaian/samhain.htm 
http://utenti.tripod.it/Trisk/samhain.htm    
www.thanatos.it/cultura/percorsi/percorsi_festa_deimorti.htm http://digilander.iol.it/segretidistrega/elisirsamhain.htm  

http://digilander.libero.it/cortescontenti/feste2.htm#samhain   
www.laruotadellanno.it 
www.wikipwdia.it
http://www.streghedilot.altervista.org/
http://www.stregadellemele.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Samhain
http://www.trigallia.com
http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_calend_samhain.htm
http://portale.wicca.it/

www.bethelux.it 
www.latelanera.com/halloween/originihalloween02.htm
bibliografia:
 I segreti della Wicca - Moonchild - Edizioni Armenia
A Druid's Herbal for the Sacred Year by Ellen Evert Hopman

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