Il Giardino dei libri

lunedì 1 febbraio 2016

Febbraio

Febbraio fa parte del periodo oscuro del calendario dei popoli indo-europei, periodo senza nome prima che fossero creati i due nuovi mesi, gennaio e febbraio.
Il suo nome, Febrarius, dal latino Februarium, anticamente era il mese della purificazione: infatti februus significa “purificante”.

Macrobio ricorda che Numa lo aveva dedicato al dio Februus e stabilito che durante questo mese si celebrassero riti funebri agli dèi Mani. Nelle feste, che cadevano nella seconda quindicina di gennaio,  era ricordata anche Iunio Februata, Giunone Purificata che si ricordava nelle Calende di febbraio come Iuno Sospita, Giunone Salvatrice.


Nella tradizione romana era il mese consacrato a Nettuno, il dio del mare e delle maree: in questo mese i marinai dell’antica Roma invocavano Nettuno per propiziarselo in vista della bella stagione in cui iniziavano le navigazioni.

Nel calendario Arcaico Romano febbraio non esisteva perché l’anno era costituito solo da 10 mesi.
Nel calendario della Repubblica Romana, invece, Februarius era il dodicesimo mese del calendario e contava 28 giorni.
Nel calendario Giuliano Februarius diventò il secondo mese con 29 giorni negli anni normali, 30 giorni negli anni bisestili.
Nel calendario Augusteo Februarius era il secondo mese e contava 28 giorni negli anni normali, 29 giorni negli anni bisestili.

Ai nostri giorni, febbraio ha perduto la sua connotazione di mese dedicato alla purificazione e ai morti, poiché il mese dei morti è stato spostato a novembre, nel quale inizia l’Avvento, periodo dal carattere purificatorio e di attesa della nascita di Cristo.


Per gli ebrei Shevat (dal babilonese Shabatu), quinto mese dell’anno, è il periodo che va dalla luna nuova di gennaio a quella di febbraio, mentre Adar (dal babilonese Addaru), sesto mese, va dalla luna nuova di febbraio a quella di marzo. Adar è un mese particolare: di solito ha 29 giorni, ma negli “anni lunghi”, necessari per l’allineamento dei calendari con il moto degli astri, di Adar ce ne sono due: Adan Rishan o Adar I di 30 giorni e Adar Shenì o Adar II 29 giorni.
Il primo giorno di Adar (o Adar Shenì degli anni bisestili) non cade mai di domenica, di martedì o di giovedì.
Per i musulmani Thol Hojjeh, dodicesimo mese dell’anno, è il periodo compreso tra gennaio e febbraio, mentre Muharran è il primo mese del calendario e va da febbraio a marzo. Entrambi questi mesi sono sacri: lo stesso Maometto proibì di combattere guerre o compiere scorrerie durante i mesi sacri.
Per i persiani Bahman era l’undicesimo mese del calendario, durava da gennaio a febbraio, mentre Esfand era il dodicesimo mese e durava da febbraio a marzo (terminava il giorno prima dell’equinozio di primavera).
Per i celti Anagantios (tempo per restare a casa) era il quarto mese del calendario e andava da gennaio a febbraio, mentre Ogronios (tempo del gelo), quinto mese, andava da febbraio a marzo.
Anche i pellerossa d’America adattarono il computo dei mesi al calendario dei pionieri, tuttavia i loro mesi erano legati al ciclo della luna e, ovviamente ogni popolo aveva nomi propri per i mesi dell’anno.

Secondo la testimonianza di Alce Nero, del popolo Lakota, era Luna dei vitelli rosso scuro, mentre per gli indiani Chippewa e Ojibwa era chiamato Luna dell’Orso.
Durante la Rivoluzione francese il periodo che andava dal 20 gennaio al 18 febbraio prendeva il nome di Pluviose (piovoso) mentre quello che andava dal 19 febbraio al 20 marzo prendeva il nome di Ventose (ventoso)

Nel Medioevo febbraio era rappresentato da un gruppo di persone riunite intorno al camino. Febbraio è uno dei due mesi più freddi dell’anno, il più povero da un punto di vista agricolo, con giornate però un po’ più lunghe.

Tratto da:
“Giorno per giorno” – ed. De Agostini

Nessun commento:

Posta un commento

Qui puoi scrivere un tuo commento