Il Giardino dei libri

sabato 2 gennaio 2016

Gennaio

Il nome gennaio deriva dal dio romano Giano (Ianuarius), divinità preposta alle porte e ai ponti, ma più in generale rappresentava ogni forma di passaggio e mutamento (difatti gennaio è il mese che apre le porte del nuovo anno). Il calendario romano originale era più breve di quello gregoriano (304 giorni), in quanto i Romani consideravano l'inverno un periodo senza mesi. Fu Numa Pompilio ad aggiungere gennaio e febbraio, rendendo l'anno uguale a quello solare. Sebbene Marzo rimase il primo mese dell'anno, gennaio lo divenne di fatto in quanto era il periodo in cui venivano scelti i consoli.
Per altre fonti Il nome gennaio deriva dal latino Janarium l’undicesimo mese dell’antico calendario romano, consacrato a due dei: a Giano, dio bifronte, il cui sguardo, tra il 31 dicembre e il 1 gennao, abbracciava insieme il passato e il futuro, e a Giove, padre di tutti gli dei.
Nel calendario Arcaico Romano gennaio non esisteva perché l’anno era costituito solo da 10 mesi.
Nel calendario della Repubblica Romana, invece, Januarius era l’undicesimo mese del calendario e contava 29 giorni,
Nei calendari Giuliano e AugusteoJanuarius diventò il primo dei mesi del calendario, con 31 giorni.


venerdì 1 gennaio 2016

Un nuovo inizio



Il nuovo anno ci sta davanti come un libro non ancora scritto. Cerchiamo di scrivere sulla pagina d'ogni giorno cose che alla fine dell'anno rileggeremo con gioia e non con rammarico.

giovedì 31 dicembre 2015

Anno Nuovo

Pronti, Attenti … Via!
Manca poco al Nuovo Anno. Oggi è la giornata dei preparativi, la serata dei festeggiamenti. Si salutano l'Anno vecchio, trascorso, e l'Anno Nuovo che sta per arrivare, pieno di speranze e aspettative.
Anno nuovo, vita nuova. Questo è il motto con il quale si è soliti iniziare il nuovo anno, sperando che le vecchie abitudini scompaiano insieme al vecchio anno e che si facciano avanti dal nulla salute, amore, fortuna e prosperità.
Molti desiderano un vita nuova senza muovere un dito o quasi, ma non è così che funziona … tuttavia possiamo davvero fare di questo nuovo anno, adesso ancora bambino, uno dei migliori anni della nostra vita. Spetta a noi decidere. Una nuova vita è possibile, tutto dipende da quanto la desideriamo davvero e se ci assumeremo la responsabilità affinché ciò avvenga.
Tante persone desiderano una nuova vita, ma non hanno davvero chiaro quello che desiderano, quello che vogliono davvero, e, spesso, quello di cui hanno bisogno al di là di ciò che suggerisce la società, la televisione, la famiglia, gli amici … quello che manca loro è un rapporto più intimo con sè stessi e il mettersi in moto e passare dal desiderio all'azione.
Sicuramente esistono diverse esperienze che possono portare un temporaneo sollievo ad una situazione insoddisfacente, ma finito questo la maggior parte delle persone ripiomba in vecchi atteggiamenti e comportamenti e nella solita routine.

Siamo in continua trasformazione
ed evoluzione, niente è statico, tutto è cambiamento. Facciamoci pace e osserviamo la natura, quelli sono anche i nostri ritmi. I momenti belli non restano in eterno purtroppo, ma il rovescio positivo della medaglia è che non lo restano nemmeno quelli brutti.
Niente è mai statico, anche se a volte può sembrare, i mutamenti ci sono sempre, anche quando sono sotterranei e non ce ne rendiamo conto. Rilassiamoci sul fatto che la vita è cambiamento e entriamo in tale flusso. Questa è la corrente da seguire. E allora entriamo nel flusso come vogliamo noi, nuotiamo nello stile che ci è più congeniale, che ci fa sentire più a nostro agio e ci fa godere della nuotata e del paesaggio che abbiamo intorno. L'alternativa è lasciarci trascinare a casaccio dalla corrente.


Dopo i festeggiamenti di stasera, domani, un pò assonnati, sbracati sul divano, verso l'imbrunire, quando riprendiamo un pò di "frizzo" arrivano alla mente, e per molti su un blocco notes, i buoni propositi per l'anno che sta iniziando. Avete già pronta la borsa dei buoni propositi?

Il mio consiglio per l'anno nuovo è quello di porsi una sola domanda: SONO FELICE?

Puoi rispondere solo SI o NO.
Se hai risposto si allora continua la vita com'è la stai vivendo. Se la tua risposta è no, no non sono felice, allora fatti un'altra domanda: VOGLIO ESSERE FELICE?
Sii sincero con te stesso e rispondi si o no.

Se rispondi di no, continua a fare quello che stai facendo, ma ti prego … smettila almeno di lamentarti e rendere la vita infelice agli altri che cercano di trovare la loro strada.

Se la tua risposta è si, desidero essere felice allora prendi una decisione importante: impegnati ad esserlo, fanne il tuo obiettivo 2016.


Io ti posso aiutare, come counsellour
posso guidarti nel cambiamento che desideri insegnandoti metodi collaudati da esperti e da me in prima persona.



Il 24 Gennaio faccio una presentazione gratuita.

Inizia bene il Nuovo Anno. Diventa il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.

Prenotati subito, i posti sono limitati borettibarbara@gmail.com


venerdì 25 dicembre 2015

Cantico di Natale

Io credo che nel giorno di Natale, che sia soli o in compagnia, davanti ad un bel caminetto acceso, accoccolati sul tappeto o su un soffice divano oppure seduti su una vecchia sedia a dondolo davanti ad una finestra, dopo aver gustato le delizie di una tavola imbandita in compagnia o aver pranzato con una fetta di panettone guardando un film natalizio, il miglior modo per rendere grazie in questo giorno sia leggere, in silenzio, o ad alta voce, il racconto di Charles Dickens "Canto di Natale" o "Cantico di Natale", a seconda delle traduzioni.

Per chi ne è sprovvisto può leggerlo o farne il dowload in pdf  a questo indirizzo: http://www.astrarte.com/default.asp?sec=423.

Vi garantisco che ne vale la pena.

Buona lettura e Buon Natale a tutti!


giovedì 24 dicembre 2015

I simboli del Natale

Le feste natalizie sono costellate di cerimonie ed usanze di cui non tutti conoscono il significato profondo, l'origine e l'evoluzione. Alcune di esse derivano da tradizioni pagane cristianizzate. Questa commistione di usanze di ispirazione evangelica con altre precristiane è dovuta alla collocazione calendariale del Natale che, diversamente dalla Pasqua, è errata storicamente. Nel vangelo di Luca si narra soltanto che nel periodo in cui nacque Gesù c'erano a Betlemme dei pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al gregge. Siccome sappiamo che i pastori ebrei partivano per i pascoli all'inizio della primavera, in occasione della loro Pasqua, e tornavano in autunno, è il Cristo nacque tra la fine di marzo e il primo autunno; tant'è vero che fino alla fine del III secolo il Natale veniva festeggiato, secondo i luoghi, in date differenti: il 28 marzo, il 18 aprile o il 29 maggio.
Nella seconda metà del secolo III si affermò nella Roma pagana il culto del sole, di cui l'astro non era se non una manifestazione sensibile. In suo onore l'imperatore Aureliano aveva istituito una festa al 25 dicembre, il Natalis Solis Invicti, il Natale del Sole Invitto, durante il quale si celebrava il nuovo sole "rinato" dopo il solstizio invernale. Molti cristiani erano attirati da quelle cerimonie spettacolari; sicché la Chiesa romana, preoccupata per la nuova religione che poteva ostacolare la diffusione del cristianesimo più delle persecuzioni, pensò bene di celebrare nello stesso giorno il Natale di Cristo. La festa, già documentata a Roma nei primi decenni del IV secolo, si estese a poco a poco al resto della cristianità.
La coincidenza con il solstizio d'inverno fece sì che molte usanze solstiziali, non incompatibili con il cristianesimo, venissero recepite nella tradizione popolare. D'altronde non si trattava di una sovrapposizione infondata, perché fin dall'Antico Testamento Gesù era preannunciato dai profeti come Luce e Sole. Malachia lo chiamava addirittura "Sole di giustizia".

mercoledì 23 dicembre 2015

Babbo Natale

Si ritiene che Babbo Natale moderno sia il risultato dell'unione di vari personaggi, con origini distinte, che sono col tempo confluiti in un'unica figura. E’ una figura mitica presente nel folklore di molte culture che distribuisce i doni ai bambini, di solito, la sera della Vigilia di Natale.
A seconda delle tradizioni viene chiamato anche con altri nomi, per esempio Santa Claus, Sinterklaas, Kris Kringle, Deda Mraz, etc.
Comunque Babbo Natale, o almeno un personaggio molto simile, è realmente esistito; si tratta di San Nicola. Nato a Patara, in Turchia, da una ricca famiglia, divenne vescovo di Myra, in Lycia, nel IV secolo e forse partecipò al Concilio di Nicea nel nel 325. Quando morì le sue spoglie, o le presunte tali, vennero deposte a Myra fino al 1087. In quest'anno infatti vennero trafugate da un gruppo di cavalieri italiani travestiti da mercanti e portate a Bari dove sono tutt'ora conservate e di cui divenne il santo protettore.
Negli anni che seguirono la sua morte, si diffusero numerosissime leggende. Una tra le più famose e confermata da Dante nel Purgatorio (XX, 31-33) è quella delle tre giovani poverissime.
Nicola, addolorato dal pianto e commosso dalle preghiere di un nobiluomo impossibilitato a sposare le sue tre figlie perché caduto in miseria, decise di intervenire lanciando per tre notti consecutive, attraverso una finestra sempre aperta dal vecchio castello, i tre sacchi di monete che avrebbero costituito la dote delle ragazze. La prima e la seconda notte le cose andarono come stabilito. Tuttavia la terza notte San Nicola trovò la finestra inspiegabilmente chiusa. Deciso a mantenere comunque fede al suo proposito, il vecchio dalla lunga barba bianca si arrampicò così sui tetti e gettò il sacchetto di monete attraverso il camino, dov'erano appese le calze ad asciugare, facendo la felicità del nobiluomo e delle sue tre figlie.

martedì 22 dicembre 2015

Speciale Natale


Pochi giorni a Natale ... e in queste feste tanti post per voi
date un'occhiata anche al mio sito

c'è una bellissima sezione chiamata



Vi troverete leggende, testi della maggior parte dei canti natalizi, filastrocche, ricette, lavoretti da fare con i bambini, disegni da stampare e colorare, racconti per i bambini, poesie e tanto altro.

Ecco in specifico alcuni link tratti dalla pagina: